
“Io so’ io e voi (poveri finanzieri) non siete un —–”
al momento e’ solo di un’anticipazione, ma se confermata sarebbe un fatto molto grave. Il SILF sin d’ora esprime la massima solidarietà e vicinanza ai colleghi interessati dalla vicenda, certi della regolarità del loro operato. Seguiremo gli sviluppi caso.
Sotto quanto riportato dal sito del ilfattoquotidiano.it:
“Sono un intoccabile”. Mentre “voi non fate un c… dal mattino alla sera io lavoro”, “pago le tasse e quindi anche il vostro stipendio”. E’ il 24 luglio 2019, il deputato renziano Gianfranco Librandi riceve un’ispezione della Guardia di Finanza presso la sua società Tci Telecomunicazioni, azienda elettronica da oltre 200 milioni di fatturato l’anno. I finanzieri, come ricostruito in alcune “relazioni di servizio” che l’Espresso pubblica nel numero in edicola da domenica, si presentano nelle sedi di Saronno e Roma per una normale verifica fiscale, ma al loro arrivo vengono insultati e minacciati dal parlamentare. Sia per telefono che di persona. Librandi, ex berlusconiano entrato in Parlamento con Scelta civica, che a fine settembre scorso ha lasciato il Pd per aderire a Italia Viva, se la prende con i finanzieri e i loro superiori: “Lei sarà un leghista di m…”, dichiara. Ma pure attacca il “tenente dicendo che non avrebbe più percepito la pensione”. Infine li saluta: “Siete morti”.
La ricostruzione è scritta nel documento ufficiale della Guardia di finanza. Ma il deputato, dopo l’articolo del settimanale, nega tutto: “Mi ricordo”, dice all’agenzia Adnkronos, “mi ricordo benissimo la visita della Guarda di Finanza, ma questa storia non esiste proprio. E’ tutta fantasia e ovviamente agirò in giudizio perché questa è diffamazione”.