CORONAVIRUS. IL SILF CHIEDE MISURE ECCEZIONALI A TUTELA DEI FINANZIERI

Alla luce dei nuovi sviluppi dell’epidemia da Covid19″ e delle nuove direttive emanate dal Governo, questa mattina il SILF, facendo seguito alla prima missiva del 24 febbraio u.s, ha inviato al Comando Generale una nuova nota con la richiesta di misure eccezionali a tutela della salute dei finanzieri.

Si è chiesto, in particolare, di valutare con carattere di urgenza ulteriori disposizioni in ordine:

  1. alla sospensione di tutte le attività non urgenti che comportano il contatto con il pubblico o assembramento di numerose unità di personale (esercitazioni al tiro, riunioni, cerimonie), compresi i corsi di formazione e di post-formazione periferici e centralizzati caratterizzati dalla concentrazione di molte unità di personale che si muovono da tutta Italia; eventualità che consentirebbe anche la sanificazione accurata degli istituti di formazione;
  2. alla predisposizione di un’indicazione chiara e centralizzata in ordine alla possibilità di accordare licenza straordinaria per gravi motivi documentati (st2) a finanzieri genitori di figlio minore, in quanto ad oggi ci risulta che detto beneficio è rimesso alla sensibilità dei Comandanti. Al riguardo, in vista dell’emanazione di uno specifico Decreto, si chiede a codesto Comando Generale di farsi portavoce, presso il Governo, per trovare soluzioni giuridiche che consentano al personale di attraversare questo momento difficile senza ricorre a strumenti che sconfinano nell’istituto dell’aspettativa;
  3. alla possibilità di consentire in via eccezionale modalità di lavoro da casa o comunque idonee ad evitare al personale pendolare o di viaggiare in condizioni che non garantiscono la necessaria protezione dal contagio;
  4. alla limitazione, in quei Reparti dove si sono verificati casi di positività’ (anche sospetta), la presenza giornaliera di limitate unita’ di personale per turno, esclusivamente per quegli uffici indispensabili al mantenimento delle attività’ strettamente operative ed alla chiusura temporanea delle mense agli utenti, valutando la somministrazione di sacchetti da asporto o ricorrendo all’utilizzo del buono pasto;
  5. alla puntuale e capillare distribuzione di idonei D.P.I. a tutto il personale impiegato in servizio ed alla informazione (ex art. 36 D.Lgs. 81/2008) riguardo al rischio specifico connesso alla tematica in argomento. Allo stesso tempo si rende indispensabile dotare i bagni di prodotti igienizzanti antibatterici in luogo nei normali saponi lavamani.

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