ORA TURNI IN DEROGA, LAVORO AGILE E DISPENSA. BASTA LICENZA “FORZATA”
Se il Governo ha sentito la necessità di prevedere/imporre il c.d. “lavoro agile” come modalità ordinaria di lavoro per tutte le Pubbliche Amministrazioni (art. 87 al d.l. n. 18 del 2020), non è per fare un favore ai “fannulloni” del pubblico impiego, ma per limitare la pandemia da Covid19.
Se poi lo stesso Governo ha avvertito la necessità di prevedere specifiche misure per gli operatori del comparto sicurezza, difesa e soccorso (in particolare la c.d. “dispensa” ex. art. 87 comma 6 del d.l. n. 18 del 2020), non è certo per concedere loro un periodo di “ferie extra”, ma per limitare il contagio e garantire sempre un contingente di personale in salute e prontamente operativo, scongiurando la chiusura di interi Reparti o Articolazioni.
E’ più che mai evidente che in questa fase emergenziale sono quelle citate, insieme ad un’opportuna turnazione del personale, le misure che i dirigenti delle amministrazioni del comparto sicurezza e difesa devono adottare. Come peraltro confermato dalle recenti direttive degli Stati Maggiori. Dobbiamo purtroppo constatare che ancora oggi vi è una diffusa ed irragionevole resistenza verso l’utilizzo di tali strumenti.
Si preferisce invitare/costringere il personale ad usufruire di giorni di licenza ordinaria. Una soluzione tampone ammissibile nelle prime settimane dell’emergenza che ora, visti i nuovi specifici istituti ed il perdurare della situazione critica, risulta assai meno accettabile, sopratutto con riferimento alla licenza 2019 e 2020 i cui periodi fruizione sono ancora molto lunghi.
Roma 20 marzo 2020
LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF
Scarica Covid19 Editoriale SILF 20 03 2020