Nella seduta odierna la IV Commissione Difesa del Senato ha approvato, con voto unanime, il seguente parere favorevole al DDL 1766 (legge di conversione del d.l. n. 18/2020).
Nulla di particolarmente eclatante (richiesta di maggiori risorse da destinare agli straordinari ed alla indennità collegate a “Strade Sicure”, ecc.) tra le “condizioni” espresse dalla Commissione per fornire nel citato parere.
Al contrario, tra gli inviti (“osservazioni”) al Governo ne abbiamo rilevato uno che ci ha suscitato una qualche perplessità, anche per il fatto che la stessa politica che, in nome della specificità militare, si oppone all’equiparazione dei lavoratori militari a quelli civili dello stesso comparto in tema di diritti sindacali, al contrario si premura di equiparare (limitandola) la responsabilità penale ed amministrativa dei dirigenti militari in materia di sicurezza sul lavoro e rischio biologico a quella del resto dei dirigenti pubblici. Come dire… la specificità dipende dai soggetti: Colui che esegue è militare, e basta, mentre colui che che dirige è militare, ma avrebbe la stessa responsabilità del dirigente civile.
Il parere completo è prelevabile al seguente link del sito ufficiale del Senato (clicca qui).
Sotto, l’osservazione su cui è il caso che tutti i Gruppi Parlamentari fornissero spiegazioni.
“3) valuti il Governo, in conformità con quanto previsto in situazioni analoghe per le altre amministrazioni dello Stato, di garantire forme di tutela, in sede civile e penale, nei confronti dei responsabili delle strutture delle Forze armate (compresa l’Arma dei carabinieri), limitando la loro responsabilità qualora questi abbiano assolto agli obblighi di informazione del personale sui rischi di contaminazione da agenti virali, e gli ordini emanati siano conformi alle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie.”