Dopo la firma degli accordi per il rinnovo del contratto 2019-2021, in cui i Co.Ce.R. non hanno toccato palla e, tranne qualche raro isolato intervento, hanno assecondato le volontà dei vertici militari e dei sindacati di polizia, arriva puntuale il premio: la proroga del mandato, che sarebbe contenuta nel decreto legge milleproroghe 2022 approvato dal Governo lo scorso 23 dicembre.
Certo che, a distanza di 3 anni e mezzo dalla sentenza n. 120/2018, è grave che siano ancora i Co.Ce.R. a negoziare i contratti del personale militare e che molti dirigenti del sindacato abbiano “comunque” firmato il contratto in qualità di delegati della rappresentanza. C’è da riflettere.
D’altronde, in tempi non sospetti avevamo denunciato il progetto di concludere il contratto con i condizionabili rappresentanza militari (clicca e preleva nostro intervento del 27.10.2020) e la pericolosità per i sindacati dei militari dei dirigenti sindacali-delegati della R.M. (clicca e preleva nostro intervento del 19.07.2021).