Con la nota n.48662 del 17 febbraio 2022, il Comando Generale ha in parte accolto le richieste del SILF ed ha aggiornato le tempistiche e le modalità per l’adempimento dell’obbligo vaccinale nei confronti dei finanzieri guariti dal Covid.
Infatti, il “Caso 11” indicato nel “prospetto 1” allegato alla Circolare 354509 del 11 dicembre 2021, è stato modificato, ed ora i finanzieri guariti dopo ciclo vaccinale completo non dovranno ricevere la dose di richiamo per adempiere agli obblighi vaccinali, in coerenza con quanto previsto per la durata della certificazione verde.
Al contrario, il “Caso 3” è rimasto invariato. Questa circostanza lascerebbe supporre che nulla sia cambiato, ovvero che, sulla base di una interpretazione del citato “prospetto 1” elaborata in sede di “cabina di regia”, i finanzieri non vaccinati devono adempiere all’obbligo vaccinale a decorrere dal giorno successivo al terzo mese dalla guarigione, a prescindere dalla durata della certificazione verde.
A meno di auspicabili ripensamenti della citata “cabina di regia”, con riferimento al “Caso 3”, il Comando Generale della Guardia di Finanza continua ad interpretare la norma in maniera difforme rispetto alle altre forze di polizia. Una circostanza che, se applicata sul territorio, comporterebbe irragionevoli disparità di trattamento tra finanzieri e gli altri lavoratori sottoposti all’obbligo vaccinale.
Su questo ultimo punto, invitiamo il Comando Generale a ripensare urgentemente a tale interpretazione ed i dirigenti “datori di lavoro” a ponderare con attenzione l’adozione di provvedimenti di sospensione basati su tale interpretazione.
Il SILF ritiene che in ordine alle tempistiche per l’adempimento dell’obbligo vaccinale vi debba essere uniformità di applicazione e, in caso contrario, adotterà iniziative per rivendicare il diritto dei finanzieri ad un trattamento uniforme rispetto a tutti gli altri lavoratori soggetti all’obbligo vaccinale.
LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF