IL CEDS BOCCIA IL DDL CORDA. NON RISOLVE LE VIOLAZIONI ALLA CARTA SOCIALE

Come noto, il Comitato Europeo dei Diritti Sociali con sentenza di merito del 22 gennaio 2019 (Decisione CEDS ai finanzieri spettano pieni diritti sindacali) ha sancito che la normativa italiana vigente viola gli artt. 5, 6 comma 2 e 6 comma 4 della Carta Sociale Europea, in quanto non riconosce ai finanzieri organi rappresentativi dotati di mezzi per negoziare efficacemente i termini e le condizioni di impiego, compresa la retribuzione” .

A seguito della sentenza, il Governo italiano ha espresso al Comitato le proprie giustificazioni, affermando come già la prima applicazione della sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale e, soprattutto, il DDL “Corda” in corso di approvazione, fossero in grado di sanare le violazioni. La CGIL, Euromil e l’Associazione FICIESSE, al contrario, hanno contro-affermato come la sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale fosse del tutto inattuata ed il DDL “Corda” fosse del tutto insufficiente a rendere la normativa italiana conforme alla Carta Sociale.

Ebbene, nella giornata di ieri 23 marzo 2022, il Comitato Europeo per i Diritti Sociali ha sonoramente bocciato le affermazioni del Governo italiano ed ha bocciato il DDL “Corda”, ritenendolo inadeguato ed insufficiente a risolvere le violazioni alla Carta Sociale Europea.   

Ricordiamo che le sentenze della Comitato Europeo per i Diritti Sociali stanno via via assumendo il valore delle sentenze della Corte E.D.U..

E’ evidente che il testo del DDL “Corda” che il Parlamento italiano si appresta ad approvare la settimana prossima espone le istituzioni italiane ad una incredibile brutta figura internazionale.

Clicca e preleva il testo della 1° Valutazione del seguito Confederazione Generale Italiana del Lavoro CGIL c. Italia – Denuncia n. 140-2016