SINDACATI PIENAMENTE OPERATIVI NEL 2024?! ECCO COSA (ANCORA) SERVE. IL NUOVO GOVERNO CAMBI MARCIA!

Dopo l’emanazione dei decreti ministeriali (Difesa e MEF) per la riscossione delle deleghe sindacali (art. 7 comma 4 legge n. 46/2022) e la presentazione del primo schema di decreto legislativo discendente dalla stessa legge n. 46/2022, si inizia finalmente a delineare un quadro più chiaro per la concreta attuazione del sindacato per il personale militare.

Ciò detto, è ragionevole ritenere che, nella migliore delle ipotesi, i sindacati dei militari saranno pienamente operativi solo nel 2024.

Il quadro fattuale/temporale che si desume da quanto sinora successo e della lettura dei decreti ministeriali sinora approvati (delega riscossione) e dello schema di decreto legislativo trasmesso al Parlamento (adeguamento procedure di negoziazione del contratto del comparto sicurezza e difesa) è, infatti, il seguente:

  • luglio-agosto 2022, approvazione decreti ministeriali (Difesa e MEF) per modalità riscossione delega sindacale;
  • da novembre 2022 inizio iscrizione sindacati all’albo previsto dall’art. 3 della legge 46/2022, al momento solo ambito Difesa;
  • gennaio/febbraio 2023 approvazione del primo decreto legislativo (art. 16 comma 1 lettere d) ed e) della legge 46/2022), con aggiornamento delle procedure di negoziazione di cui al d.lgs. n.195/1995;
  • per tutti (o quasi) i restanti provvedimenti previsti dalla legge 46/2022[1] ovvero per il definitivo passaggio dalla rappresentanza militare al sindacato, è necessaria la misurazione della rappresentatività dei sindacati.

Per realizzare questo ultimo fondamentale passaggio già il prossimo 31.12.2023 e rendere i sindacati pienamente operativi nel 2024 occorrono una serie di passaggi:

  • definire le voci retributive su cui applicare la percentuale dello 0,5% prevista dall’art. 13 comma 3 della legge 46/2022, atteso che nella legge si fa generico riferimento allo “stipendio”;
  • far finalmente partire e concludere in tempi celeri le procedure per l’iscrizione all’albo dei sindacati del personale della Guardia di Finanza;
  • rilasciare e far partire gli “applicativi” per la riscossione delle deleghe sindacali;
  • iniziare ad elaborare sin d’ora tutti gli altri provvedimenti previsti dalla legge 46/2022, ivi compreso il Regolamento di attuazione che, secondo i tempi previsti dall’art.16 comma 3 della stessa legge, avrebbe dovuto essere emanato entro lo scorso 26 ottobre!

Purtroppo, il contorto meccanismo creato dalla pessima legge 46/2022 costringe i sindacati a chiedere l’iscrizione ed il pagamento della delega entro dicembre 2023 (si spera!) per essere operativi solo l’anno seguente (si spera!). Però, nel frattempo i sindacati sono totalmente ignorati dalla controparte (governo e amministrazioni), a vantaggio della prorogata, gratuita e abroganda Rappresentanza militare. Una situazione che non può reggere oltre il 2023!!!!!!!

Sarebbe un crimine contro il personale militare se, a distanza di 6 anni dalla sentenza 120, a negoziare (ops… concertare) il contratto 2022/2025 fosse ancora la rappresentanza con i suoi “limitati” poteri.

Auspichiamo che il nuovo Governo cambi marcia ed atteggiamento rispetto ai suoi predecessori e si impegni a completare questi passaggi nei tempi e nei modi dovuti, coinvolgendo i sindacati.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF

[1] i provvedimenti in argomento sono:

  • decreto legislativo per la definizione dei limiti all’esercizio dell’attività sindacale in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa (art. 9 commi 15 e 16);
  • decreto del Ministro della pubblica amministrazione per la definizione della delegazione di parte sindacale che partecipa alle procedure di contrattazione (art. 13 comma 3 lettera b));
  • decreto del Ministro della pubblica amministrazione per il riconoscimento dei sindacati “rappresentativi” (art. 13 comma 6);
  • decreti legislativi per l’abrogazione della Rappresentanza militare (art. 16 comma 1 lettera a)), per la novellazione del Codice dell’Ordinamento militare d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 (art. 16 comma 1 lettera b)) e per l’armonizzazione della ulteriore normativa vigente a quanto previsto dalla legge n. 46 (art. 16 comma 1 lettera c));
  • decreto del Ministro della Difesa, di concerto con il MEF quale Regolamento di attuazione della legge n. 46 (art. 16 comma 3);
  • decreto del Ministro della pubblica amministrazione per la determinazione dei contingenti dei distacchi e dei permessi sindacali (art. 16 comma 4).