
Con una nota dello scorso 15 febbraio il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha vietato ai delegati della Rappresentanza militare (molti cc.dd. “doppiocappellisti”) di svolgere attività sindacale durante il servizio e, quindi, anche durante l’esercizio dell’attività di rappresentanza. La disposizione vale ovviamente solo per i CC e appare anche di difficile applicazione.
Comunque, meglio tardi che mai e meglio del niente delle altre amministrazioni militari. Peraltro, MEF e Guardia di Finanza non hanno ancora istituito l’albo delle associazioni sindacali, seppure i termini stabiliti dalla legge n. 46/2022 siano ampiamente scaduti!
Il “doppiocappellismo” però era ed è un cancro per i diritti dei militari, perché, di fatto, ha contribuito in maniera decisiva a boicottare/ritardare l’avvento dei diritti sindacali, concedendo alle amministrazioni militari l’opportunità di continuare a confrontarsi con uno strumento spuntato ed evidentemente meno efficacie del sindacato e con delegati, vuoi o non vuoi, interessati anche a rimanere in carica per quanto più tempo possibile.
Il risultato è ben visibile, per esempio, nell’ultimo deludente contratto 2019-2021 e nell’assenza di risorse per il rinnovo del contratto 2022-2024.
Segnalammo sin da subito alle istituzioni (Comando Generale e Ministri competenti) la necessità di intervenire per vietare il cumulo di cariche tra sindacati e Rappresentanza militare, come peraltro suggerito anche dal Consiglio di Stato. Purtroppo, si è preferito soprassedere.
Come SILF abbiamo tuttavia scelto di stare dalla parte dei diritti dei finanzieri! Anche costo di perdere comode posizioni (tempo, contatti e spazio di azione, ecc.). Così, già dal 2019 i nostri Segretari nazionali e territoriali non possono essere contemporaneamente delegati della Rappresentanza Militare.
16.02.2023 LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF