IL CEDS BOCCIA (ANCORA) LA LEGGE CORDA

Lo scorso 22 marzo il Comitato Europeo dei Diritti Sociali ha pubblicato le conclusioni annuali relative alle questioni aperte con gli Stati membri relativamente ai diritti dei lavoratori. Clicca qui per prelevare le conclusioni.

Tra i 245 casi di “non conformità” segnaliamo il caso relativo al ricorso Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) c. Italia, Ricorso n. 140/2016, decisione nel merito del 22 gennaio 2019. Ricordiamo che in questo contesto il CEDS aveva riconosciuto la non conformità della legislazione italiana alla Carta Sociale con riferimento ai diritti sindacali del personale della Guardia di Finanza. Non conformità confermata nei rapporti annuali seguenti.

Come noto, in questa materia è intervenuta la sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale e poi la Legge 28 aprile 2022, n. 146, c.d. legge Corda. Lo scorso anno il Governo italiano aveva risposto al rapporto del CEDS indicando come risolutive le novità introdotte dalla Legge Corda. Come SILF avevamo contestato questa posizione, ritenendo la legislazione italiana, anche dopo la legge Corda, non idonea a superare le violazioni alla Carta Sociale.

Ebbene, il CEDS ha (di nuovo) confermato tutte le nostre perplessità. La legislazione italiana non è conforme alla Carta Sociale in quanto:

  • la restrizione al diritto di organizzarsi degli appartenenti alla Guardia di Finanza è eccessivo;
  • vige il divieto assoluto per i membri della Guardia di Finanza di entrare a far parte di “altri Sindacati”;
  • non sono previsti organi di rappresentanza del personale della Guardia di Finanza con i mezzi per negoziare efficacemente i termini e le condizioni di lavoro, incluso il compenso.