CONTRATTO TERZO INCONTRO. LE RICHIESTE DEL SILF SONO MOTIVATE E URGENTI. LO DICONO I FATTI!

Si è chiuso anche il secondo incontro tecnico per il rinnovo contrattuale. Come SILF abbiamo presentato ed illustrato la nostra Piattaforma (clicca e preleva), ribadendo quelle che erano e rimangono le nostre richieste per concludere l’accordo:

  1. utilizzo delle risorse disponibili per il trattamento fisso e contestuale sensibile incremento delle indennità accessorie (da discutere sul secondo livello), attraverso lo stanziamento di ulteriori risorse e/o la razionalizzazione dei servizi assistiti da indennità;
  2. profonda rivisitazione delle norme relative al lavoro straordinario, con il ripristino del meccanismo di maggiorazione automatico (+15% F, +30% NoF + 50% NeF.) e l’introduzione di limiti massimi annuali individuali; l’obbligatorietà del pagamento delle ore tagliate con gli stanziamenti dell’anno successivo; la volontarietà e l’effettiva irrinunciabilità del riposo compensativo;
  3. immediata apertura del Tavolo di confronto sulla previdenza complementare/dedicata;
  4. condivisione dei Regolamenti con cui il Governo sta scrivendo le relazioni sindacali delle OO.SS. del personale militare.

Purtroppo, le risposte fornite dalla parte datoriale sono, allo stato, insoddisfacenti. Nessuna risposta sui Regolamenti e sulla previdenza e nessuna apertura alla discussione sulla riduzione del monte ore straordinario.

Abbiamo ribadito che a queste condizioni, la trattativa non ha molte probabilità di essere chiusa. Per il bene dei finanzieri, non possiamo e non intendiamo chiudere un contratto con il solo incremento del 5,8%, anche se tutto sul fisso, senza affrontare e risolvere questioni fondamentali come la previdenza, l’accessorio ed i Regolamenti.

Non si tratta di richieste strumentali o irresponsabili, come qualcuno vorrebbe far intendere, ma di questioni che da decenni vengono rinviate e stanno provocando danni incalcolabili ai finanzieri. Non lo diciamo noi, lo dicono i fatti e i dati, come quelli che di seguito riportiamo, ponendo a confronto la situazione del comparto sicurezza e quella del comparto sanità, il settore più vicino al nostro per funzioni e compiti.

LAVORO STRAORDINARIO

Comparto sicurezza CCNL Sanità
Orario settimanale d’obbligo 36 ore 36 ore
Tariffa Tariffa fissa:

diurno: +1% circa

festivo o notturno: +14% circa

notturno e festivo: + 32% circa

Maggiorazione automatica:

diurno: + 15%;

festivo o notturno: + 30%;

festivo e notturno: + 50%;

esempio Maresciallo Capo parametro 133.50 retribuzione oraria 14.15 euro Tariffa fissa:

diurno: 14,30 euro

festivo o notturno: 16,18 euro

notturno e festivo: 18,66 euro

Maggiorazione automatica:

diurno: 16,45 euro;

festivo o notturno: 18,59 euro;

festivo e notturno: 21,45 euro;

Limiti individuali Solo limiti di spesa. Lo straordinario può essere comunque ordinato, anche oltre i limiti di spesa finanziari. Massimo 180 ore annuali, ampliabili a 250, per non più del 5% del personale in servizio nella Azienda di riferimento.
Pagamento straordinario reso oltre i limiti Lo straordinario prestato oltre i limiti finanziari deve essere pagato con le assegnazioni dell’anno seguente (contratto forze di polizia ad ordinamento civile) oppure può essere pagato o posto a recupero compensativo (forze di polizia ad ordinamento militare).
Riposo compensativo Può essere riconosciuto (anzi dovrebbe essere imposto) anche in assenza di richiesta del lavoratore per le ore tagliate per incapienza finanziaria, in particolare per le Forze di polizia ad ordinamento militare che non usufruiscono della clausola di garanzia del pagamento. È attivabile solo e soltanto a richiesta del lavoratore, altrimenti lo straordinario è pagato.
Rilevanza su retribuzione globale 1,108 su 13,978 miliardi di euro, pari al 7,93% 0,418 su 28,829 miliardi di euro, pari all’1,45%
Incremento rilevanza 2002 – 2022 2002: 6.56% – 2022: 7,93% 2002: 1.82% – 2022: 1,45%
LAVORO IN TURNI, NOTTURNO E FESTIVO
Lavoro in turni non prevista 2,07 euro per turno
Lavoro notturno 4,3 euro l’ora 4,00 euro l’ora ma è di norma prestato dal personale turnista
Pronta reperibilità 6 euro a turno 1,80 euro l’ora e diritto al riposo se cade in giornata festiva ed è di norma prestato dal personale turnista
Lavoro festivo 14 euro a turno 2,55 euro l’ora ed è di norma prestato da personale turnista

I dati evidenziano in particolare un problema straordinario.

Una situazione che trae origine dalla specificità degli ordinamenti e delle funzioni del comparto sicurezza e da alcune opportunistiche e miopi scelte contrattuali del 2002, come la quantificazione in tariffa fissa in luogo delle maggiorazioni della retribuzione ordinaria. In precedenza, infatti, anche per il personale non dirigente del comparto sicurezza era vigente la maggiorazione automatica, identica a quella del comparto sanità (+15%F;+30%NoF;+50%NeF). Nel 2002 (d.p.r. 164/2002) questo meccanismo fu abrogato per il solo personale non dirigente (è rimasto paradossalmente in vigore per il solo personale dirigente) provocando la progressiva svalutazione dell’indennità per lavoro straordinario evidenziata nella Tabella. Non a caso, anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, solo qualche settimana fa, ha stigmatizzato il basso costo del lavoro straordinario dei poliziotti.

Una combinazione di circostanze che nel tempo, complice il blocco del turn-over e le varie emergenze sicurezza, ha provocato un sensibile incremento del numero delle ore di straordinario comandate. In buona sostanza, è stato il personale, con il lavoro straordinario sottopagato, a sopperire alle emergenze sicurezza e alle carenze organiche.

Peraltro, l’assenza di limiti individuali ha prodotto anche il carico sistematico e continuo di un numero rilevante di ore di straordinario su singoli addetti, anche oltre 40 ore al mese, per anni.

Una situazione ormai non più tollerabile che mette di fatto in pericolo l’orario di lavoro, ovvero il più importante diritto acquisito dal personale in divisa con la legge 121 del 1981. Ad oggi, di fatto, l’orario medio dei finanzieri è di fatto di 42 ore e non di 36.

Con riferimento a tutte le indennità accessorie abbiamo richiesto e riteniamo imprescindibile che esse vengano discusse tutte sul nuovo secondo livello contrattuale, per evitare i veti incrociati ed esaltare le specialità di ogni singola amministrazione.

Anche la questione Previdenza non è più rinviabile. È un fatto che il personale del comparto sicurezza e difesa è l’unico settore del pubblico impiego a non godere della previdenza complementare.

Decenni di impegni mai rispettati hanno prodotto e producono danni incalcolabili per il personale arruolato dopo il 1995.

Non possiamo e non vogliamo accettare più impegni e rinvii! Il Tavolo sulla previdenza complementare e/o dedicata del comparto va aperto subito!

Da ultimo, la questione Regolamenti.  È un fatto che il Governo sta scrivendo le regole delle relazioni sindacali del personale militare senza consultare minimamente la controparte.

Il SILF non può accettare questa situazione, pur se consentita dalla (pessima) legge 46/2022. Pertanto, chiediamo l’immediata condivisione dei testi e riteniamo giusto chiederlo sul tavolo del contratto, perché dall’altra parte c’è quello stesso Governo che ce li nega. Ci sembra una richiesta motivata e sacrosanta!

Chiediamo cose fattibili, motivate e urgenti, lo dicono i fatti!

Lo chiariamo a chi definisce le nostre richieste irricevibili o, peggio, strumentali, lo vogliamo spiegare ai colleghi che abbiamo l’onere e l’onore di rappresentare e continueremo a rappresentarlo sul tavolo contrattuale.