Cara/o collega,
il 31 luglio abbiamo partecipato all’iniziativa organizzata di FP-Cgil (Penitenziaria) e SILP-Cgil (Polizia di Stato) manifestando tutto il nostro dissenso verso una proposta di rinnovo contrattuale umiliante. Siamo scesi nelle maggiori piazze italiane per i nostri iscritti, perché crediamo fermamente che meritino attenzione e rispetto, ma anche per tutti i finanzieri – come te – che ogni giorno servono il Paese senza alcun riconoscimento, né particolare protezione per i delicati compiti che assolvono.
Abbiamo manifestato il nostro disappunto nella sacralità della piazza, perché la rigidità mostrata dalla parte Pubblica nel non concedere margini di miglioramento della proposta contrattuale ci obbliga, moralmente, a non essere complici di una disfatta annunciata.
Se questo contratto non prende una piega diversa, le nostre condizioni di lavoro peggioreranno. Sarà sempre più umiliante affrontare il nostro Servizio senza le dovute ricompense. Sarà sempre più scoraggiante uscire in pattuglia e correre rischi che un “normale” dipendente pubblico non incontrerà mai nel suo lavoro. E’ per questo motivo che non possiamo accettare mance, perché di questo si tratta, e chi firmerà quel contratto avrà venduto la nostra e la tua dignità. Per cosa? Per promesse o speranze fatue, come aggiustamenti al riordino delle carriere che oggi nessuno è in grado di garantire in quanto è solo fumo negli occhi.
Al di là di come tu la possa pensare riguardo i sindacati in generale e quelli della Guardia di Finanza in particolare, rimani informato, segui le dinamiche contrattuali; informati e diffida dai venditori di illusioni, scegli il sindacato che pensi ti possa tutelare al meglio. E ricorda, soprattutto, che non tutti sono disposti a rischiare in prima persona per difendere TE.
C’è chi fa sindacato da tastiera e chi fa sindacato di strada, noi apparteniamo a questa seconda categoria e ne siamo orgogliosi.
Buone vacanze.
Francesco Zavattolo
Segretario Generale