Salutiamo con favore il rinvio in Commissione della proposta di legge sui sindacati dei militari. Una decisione quanto mai opportuna, visto il più che deludente testo approdato in aula.
Auspichiamo, a questo punto, che la legge sia decisamente rivista e, a tal proposito, riteniamo opportuno un più significativo coinvolgimento di altre Commissioni parlamentari oltre alla “IV Difesa”, a cominciare dalle Commissioni “Affari Costituzionali” e “Lavoro”. La discussione su una legge che riguarda diritti di lavoratori e che interessa, oltre alle Forze Armate, due Forze di Polizia e oltre 150.000 poliziotti tra carabinieri e finanzieri non può essere confinata nella sola Commissione Difesa.
Crediamo inoltre sia necessario prendere in considerazione gli atti di Organizzazioni internazionali, quali per esempio la Commissione di Venezia e l’OSCE, che già si sono già ampiamente occupate dei diritti di associazione sindacale dei militari e dei poliziotti secondo gli standard internazionali. Anche alla luce di quanto stabilito dalle sentenze n. 120/2018 e n. 194/2018 della Corte Costituzionale, con particolare riferimento alla portata delle sentenze del CEDS, e del fatto che tra pochi giorni sarà resa pubblica la decisione del Consiglio d’Europa sul reclamo CGIL per i diritti sindacali dei finanzieri.