La maggior parte di noi finanzieri vive più o meno serenamente, ed anche se non rischiamo delocalizzazione, o la chiusura di rami aziendali o la cassa integrazione, siamo costantemente esposti alla possibile perdita del lavoro (per un’inezia o per un errore), o ad un trasferimento di autorità o alla negazione di un trasferimento atteso da anni.
Molti sono costantemente logorati dal trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia, soggiogati da un pendolarismo esasperato o sfiancati da affitti o da mutui insostenibili. Ed in questi casi, l’impossibilità di cambiare la propria condizione reddituale, sia dal punto di vista di una maggiore entrata o da un contenimento delle spese, finisce col consumare anche le menti migliori e più brillanti.
Fare il finanziere in Lombardia, in Piemonte, in Friuli o in Sardegna, per chi non proviene da queste regioni, non è come farlo sul resto del continente. Alcuni colleghi riescono a trovare un equilibrio, altri si rassegnano ed altri non fanno né l’uno e né altro.
Ecco allora che l’inflazione al 12,7% (carrello della spesa), il contratto scaduto da un anno e mezzo, alcune indennità ferme al 1995 e la mancanza di politiche abitative a sostegno del reddito diventano un ulteriore ostacolo per una vita lavorativa e familiare serena. Se a questo aggiungiamo l’incertezza sugli anni di servizio utili a “godere” di una pensione dignitosa il cerchio si chiude sotto un velo di angoscia e sconforto.
Nonostante il quadro sopra tracciato di cui siamo tutti consapevoli, nulla è perduto. L’operatività dei sindacati, nonostante i limiti della legge, farà la differenza. Ma perché tutto cambi e si aprano nuovi orizzonti è necessario che ognuno faccia la propria parte. Siamo profondamente convinti che IL sindacato giusto, forte e robusto, in termini di iscritti e di progetti concreti e realizzabili, sia in grado di ottenere risposte per i bisogni dei colleghi.
Noi non abbiamo la bacchetta magica e né vendiamo illusioni, ma prima di essere sindacato il SILF è una comunità. Abbiamo fatto delle relazioni e dell’ascolto il porto sicuro per ogni collega affinché nessuno si senta mai solo. Nelle prossime settimane avvieremo le assemblee nei Reparti, porteremo con noi testimonianze e progetti realizzati, ma porteremo, soprattutto, la nostra capacità di ascolto e di trovare soluzioni.
Scrivici di te e rimani connesso (scrivoalsilf@silfnazionale.it): al resto ci pensiamo noi.
Francesco Zavattolo
Segretario Generale SILF