Apprendiamo dagli organi di informazione dell’esistenza di un gruppo Facebook chiuso riconducibile a sedicenti appartenenti o ex appartenenti alla Guardia di Finanza, in cui si sarebbero esplicitate minacce di morte, frasi sessiste e razziste e perfino auspici di golpe.
Non sono certo alcuni messaggi pubblicati da sedicenti finanzieri o ex finanzieri su un social a mettere in discussione l’onorabilità, l’affidabilità e l’integrità della Guardia di Finanza e del suo personale, quotidianamente dimostrate sul campo. Tuttavia, condividendo la linea della fermezza intrapresa dai vertici del Corpo e del Ministro Tria, auspichiamo che si faccia presto chiarezza sulla vicenda e si individuino eventuali responsabilità, a tutela di tutti i finanzieri e dei cittadini.
Con l’occasione invitiamo tutti i protagonisti della vita politica ed i media a non strumentalizzare l’attività della Guardia di Finanza e, più in generale, di tutte le Forze dell’ordine ed auspichiamo un responsabile utilizzo dei social network da parte degli operatori di polizia. La credibilità di Istituzioni come le Forze di Polizia è alla base della democrazia e va tutelata e difesa con ogni mezzo.