Con una direttiva dello scorso mese di dicembre, l’Ufficio Navale del Comando Generale
della Guardia di Finanza, nel fornire indicazioni sul come gestire richieste di curriculum
lavorativi eventualmente presentate dal personale imbarcato sulle unità navali, nel minimizzare la presenza di amianto a bordo di alcune tipologie di imbarcazioni, ha imposto ai comandanti di II Livello di non accogliere istanze di rilascio del curriculum lavorativo ed ha, di fatto, chiesto di riferire i nominativi dei finanzieri che avessero presentato richieste della specie.
Noi crediamo che tale direttiva, da un lato espone i datori di lavoro a possibili conseguenze, atteso che il rilascio del documento in esame è un obbligo di legge (art, 47 del d.l. n. 269/2003) e dall’altro ostacola, inspiegabilmente, i diritti del personale del servizio navale potenzialmente esposto all’asbesto.
Per tali motivi nei giorni scorsi abbiamo ufficialmente chiesto al Comando Generale della Guardia di Finanza di ripensare la direttiva e di interessare l’Organo di Vigilanza, quale unico titolare di poteri specifici in materia di sicurezza sul lavoro per il personale della Guardia di Finanza.
Sulla questione, a tutela del personale in servizio e in quiescenza, abbiamo aperto un qualificato sportello di consulenza, raggiungibile all’indirizzo di posta elettronica amianto@silfnazionale.it o al numero di telefono 0652978883 (quest’ultimo operativo dal prossimo 30 gennaio).
SEGRETERIA NAZIONALE SILF