Prima seduta dedicata alla votazione degli emendamenti sulla PDL 875 sui sindacato dei militari. Prima pessima notizia. E’ stato, infatti, approvato l’ememdamento 1.3 della relatrice che autorizza il sindacato “Interforze”.
“Sostituire il comma 1, capoverso comma 2, con il seguente: «2. I militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale per singola Forza armata o Forza di polizia ad ordinamento militare o Interforze».
Conseguentemente, ai commi 2, 3 e 4, sostituire, ovunque ricorrano, le parole: ai corpi di polizia, con le seguenti: alle Forze di polizia.”
In realtà sembra che il rappresentante del Governo (Sottosegretario Calvisi) rassicuri la Lega in ordine al significato omnicomprensivo, mentre l’On. Aresta (5S) mostra qualche dubbio.
La seduta comincia alle 10.25.
Sulla pubblicità dei lavori.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l’impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
C. 875-1060-1702-2330-A.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 febbraio 2020
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa ora all’esame delle proposte emendative.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, formula parere contrario sugli emendamenti Deidda 1.1 e Ferrari 1.2. Propone, quindi, una nuova formulazione dell’emendamento 1.3, a sua firma, del quale raccomanda l’approvazione. Invita, quindi, i presentatori dell’emendamento 1.4 Ferrari a ritirarlo in quanto – a suo avviso – assorbito dalla nuova formulazione del suo emendamento 1.3. Formula, quindi, parere contrario sugli emendamenti Deidda 1.5 e 1.6. Passando alle proposte emendative riferite all’articolo 2, esprime parere favorevole sull’emendamento Chiazzese 2.1 e parere contrario sull’emendamento Deidda 2.2. Propone, quindi, di accantonare le proposte emendative riferite all’articolo 3. Infine, con riguardo alle proposte emendative riferite all’articolo 4, invita i presentatori dell’emendamento 4.1 Ferrari a ritirarlo in quanto – a suo avviso – assorbito dalla nuova formulazione dell’emendamento 1.3, formulando parere favorevole sull’emendamento 4.2 D’Uva. Infine, dà parere contrario sugli emendamenti Orfini 4.3 e Deidda 4.4 e 4.5 e sull’articolo aggiuntivo Deidda 4.01.
Il sottosegretario Giulio CALVISI esprime parere conforme alla relatrice, precisando che la nuova formulazione dell’emendamento 1.3 nasce dall’esigenza di separare il momento della costituzione dei sindacati dalla questione della loro rappresentatività, che sarà affrontato nell’ambito dell’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 13. Conclude evidenziando che la nuova formulazione consente anche la costituzione di sindacati militari interforze.
Salvatore DEIDDA (FDI) ricorda che il gruppo di Fratelli d’Italia ha scelto fin dall’inizio di non presentare una proposta di legge da abbinare a quelle in esame, al fine di evitare di rallentare l’esame del provvedimento. L’emendamento 1.1, a sua prima firma, interamente sostitutivo del testo della proposta di legge, ribadisce dunque la posizione del suo gruppo, che ha sempre espresso perplessità sul riconoscimento delle associazioni sindacali di militari fatto dal Ministro della difesa pro tempore, Elisabetta Trenta, senza che fosse prima emanata una disciplina di principio. Sottolinea come tale circostanza abbia prodotto un dualismo pericoloso con gli organi della rappresentanza militare e alimentato sospetti e critiche ingiuste rispetto alle forze politiche ritenute vicine alle posizioni dei vertici militari. Conclude, sottolineando come nell’emendamento trovino spazio alcuni temi importanti relativi alle prerogative delle associazioni sindacali, come la questione dei permessi sindacali e dei distacchi, che invece il testo della proposta di legge non affronta.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA), pur comprendendo le ragioni che hanno indotto a riformulare l’emendamento 1.3 della relatrice, al fine di evitare che la costituzione dei sindacati militari e la loro rappresentatività siano confuse in una sola fase, sottolinea come la Commissione non sia al momento in condizione di comprendere quali ne saranno gli effetti complessivi sul provvedimento. Osserva, infatti, che la modifica proposta renderà necessario intervenire anche sulle restanti parti della legge, in merito alle quali non si conosce ancora l’orientamento della maggioranza e del Governo. Ciò rende, a suo avviso, difficile valutare le singole proposte emendative che vengono, via via, poste in votazione.
Maria TRIPODI (FI) apprezza lo sforzo che la maggioranza e il Governo stanno producendo per creare un clima di collaborazione su un provvedimento che deve essere di tutta la Commissione e, tuttavia, segnala l’esigenza di potere disporre di una visione complessiva del testo al fine di verificare che le proposte migliorative dell’opposizione trovino effettivo accoglimento.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, conferma quanto precisato dal rappresentante del Governo riguardo gli effetti prodotti dalla riformulazione della propria proposta emendativa e invita le opposizioni a non porre questioni che potrebbero rivelarsi strumentali.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ribadisce come la nuova formulazione dell’emendamento 1.3 della relatrice vada in una direzione che si scontra con le successive proposte emendative presentate dalla maggioranza e dalla relatrice stessa. Condividendo, quindi, la finalità della nuova formulazione, prospetta la possibilità di procedere in assoluta unità d’intenti qualora la relatrice fosse disponibile a ritirare l’emendamento 1.3 a presentarne uno nuovo di più ampio respiro.
Giovanni Luca ARESTA (M5S) evidenzia come l’emendamento 1.3 della relatrice opportunamente distingua tra Forze armate e Forze di polizia ad ordinamento militare.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) osserva che l’Arma dei carabinieri è comunque considerata una Forza armata.
Raffaele VOLPI (LEGA) chiarisce che l’esigenza manifestata dal collega Ferrari riguarda la necessità di comprendere quale sarà l’impatto complessivo che l’approvazione della nuova formulazione dell’emendamento della relatrice avrà sul provvedimento.
Il sottosegretario Giulio CALVISI sottolinea come, a livello procedurale, sia del tutto consueto, nell’esame delle proposte emendative, procedere per gradi. Ribadisce, quindi, che con riguardo al merito della proposta emendativa, il testo della nuova formulazione dell’emendamento 1.3 vada nella direzione auspicata anche dall’emendamento Ferrari 1.4.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ritiene che non siano state fornite risposte convincenti alla domanda riguardo agli effetti sulle successive disposizioni del provvedimento.
Gianluca RIZZO, presidente, chiarisce che la relatrice ha presentato una riformulazione del suo emendamento 1.3 che separa la questione della possibilità di costituire sindacati interforze da quella della rappresentatività dei sindacati medesimi. Precisa, quindi, che non vi è possibilità di subemendare tale riformulazione e, nello spirito dell’articolo 79 del Regolamento, sarà in una fase successiva dell’istruttoria legislativa in Commissione che si valuteranno le ripercussioni della sua approvazione.
La Commissione respinge l’emendamento Deidda 1.1.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) illustra l’emendamento 1.2, a sua prima firma, volto a introdurre nel testo del provvedimento alcuni temi emersi nel corso del dibattito e non ancora recepiti.
La Commissione respinge l’emendamento Ferrari 1.2.
Roberto Paolo FERRARI (LEGA) invita la relatrice e il Governo a valutare la possibilità di votare per parti separate la nuova formulazione dell’emendamento 1.3 della relatrice.
Emanuela CORDA (M5S), relatrice, non lo ritiene necessario.
La Commissione approva l’emendamento 1.3 della relatrice nella nuova formulazione (vedi allegato 1).
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che l’emendamento Ferrari 1.4 deve intendersi assorbito.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Deidda 1.5 e 1.6.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa ora all’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 2.
La Commissione, con distinte votazioni, approva l’emendamento Chiazzese 2.1 (vedi allegato 1) e respinge l’emendamento Deidda 2.2.
Gianluca RIZZO, presidente, avverte che le proposte emendative riferite all’articolo 3 devono intendersi accantonate e che la Commissione passa all’esame delle proposte emendative riferite all’articolo 4. Ricorda, quindi, che l’emendamento 4.1 Ferrari deve intendersi assorbito dall’approvazione dell’emendamento della relatrice 1.3 nella nuova formulazione. Analogamente devono intendersi assorbiti l’ultimo capoverso della parte conseguenziale dell’emendamento D’Uva 4.2 e l’emendamento Orfini 4.3, limitatamente alla soppressione della lettera i).
La Commissione approva l’emendamento D’Uva 4.2, escluso l’ultimo capoverso della parte conseguenziale (vedi allegato 1).
Roger DE MENECH (PD) sottoscrive e ritira l’emendamento Orfini 4.3 per la parte non assorbita.
Gianluca RIZZO, presidente, domanda al collega Deidda se concordi sul sostanziale assorbimento dell’emendamento 4.4 a opera delle precedenti votazioni.
Salvatore DEIDDA (FDI) ne conviene.
La Commissione respinge, quindi, l’emendamento Deidda 4.5.
Salvatore DEIDDA (FDI) illustra l’articolo aggiuntivo 4.01, a sua prima firma, che tenta di porre rimedio alle carenze del testo del provvedimento non in grado di mantenere le promesse fatte alle associazioni di sindacati militari.
La Commissione respinge l’articolo aggiuntivo Deidda 4.01.
Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.25.