FATTI L’AQUILA, ALCUNE CONSIDERAZIONI DEL SILF. APERTO UNO SPORTELLO DI ASCOLTO CON AMD

Pochi giorni fa, avevamo espresso la nostra solidarietà nei confronti dell’allieva del Corso Ispettori della Guardia di Finanza de L’Aquila, che pare sia stata oggetto di violenza sessuale da parte di un Capitano istruttore ed avevamo chiesto urgente chiarezza sugli accadimenti.

Con riferimento alla triste vicenda, che evidenziamo si è verificata fuori dalla Scuola, secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione, sembrerebbe che proprio l’indagato principale abbia, correttamente e liberamente, scelto come legale di fiducia l’avvocato Leone, titolare, tra l’altro, della materia di diritto penale presso lo stesso Istituto di Formazione.

Se confermato, appare quanto meno inopportuno che la citata professionista possa continuare a svolgere il suo ruolo di docente presso quell’Istituto di formazione e contemporaneamente giudicare la presunta vittima in occasione degli esami. Ci si chiede pertanto se non sia il caso di intervenire per risolvere tale inopportunità.

Allo stesso tempo ci si chiede, fino a quando la vicenda non sarà chiarita, se non sia il caso di verificare gli incarichi agli ufficiali coinvolti ed in particolare all’Ufficiale indiziato di violenza. Crediamo, infatti, che sia opportuno garantire le posizioni di tutte le parti in causa: per gli ufficiali la più ampia serenità sul luogo di lavoro, sia a vantaggio loro che del personale eventualmente posto alle loro dipendenze e per la “vittima” perché trovi nel Corpo la più ampia collaborazione a partire dalla serenità nell’attività formativa.

Questo sindacato continuerà, come sempre, a svolgere la sua opera di tutela nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della Guardia di Finanza e nelle more che venga fatta maggiore chiarezza su quanto accaduto, a tutela di tutto il personale, abbiamo aperto uno sportello di ascolto gestito da una psicologa dell’associazione AMD (l’Altra Metà della Divisa), esterna e senza alcun collegamento con l’Amministrazione, raggiungibile all’indirizzo di posta elettronica segreteria@laltrametadelladivisa.it.

Chiunque avesse necessità di raccontarsi può scrivere all’indirizzo di cui sopra nel più totale anonimato. Crediamo che in casi come questo la cosa più importante sia non sentirsi mai soli.