
A seguito di in ricorso di un nostro iscritto, assistito dal nostro servizio legale, il T.A.R. Lazio si è pronunciato (Sentenza 1006 2025 TAR Lazio) in ordine al diritto dal rimborso per il c.s. “mancato pasto” nel caso di personale in missione presso il luogo della propria dimora.
Nell’occasione i giudici amministrativi hanno ordinato alla Guardia di Finanza di disapplicare la Circolare n. 181845 del 16 luglio 2020 (Compendio trattamento accessorio) nella parte (Titolo II, Capitolo 7 lettera g) in cui si prevede che “qualora la sede di missione coincida la località di dimora del dipendente al personale compete il rimborso documentato delle (sole) spese relative ai pasti consumati” e la Circolare n. 4997 del 10 gennaio 2011 nella parte in cui nega il diritto al rimborso per il c.s. “mancato pasto” nel caso di personale in missione presso il luogo della propria dimora.
Alcuni emblematici passaggi della sentenza:
“non merita condivisione la tesi dell’Amministrazione, secondo cui dal comma 11, ultima parte, dell’art. 36 del d.P.R. 51/2009 si ricaverebbe la regola secondo cui il rimborso spetti solo per il pasto effettivamente fruito. Tale disposizione, in alcun modo, esclude il diritto al rimborso ove il dipendente – per ragioni di servizio – non abbia potuto fruire del pasto.
La lettura ora esposta, oltreché ad essere la più in linea con il tenore letterale delle disposizioni richiamate, evita la conseguenza, del tutto illogica, che al dipendente sia negato il rimborso previsto per il pasto proprio nelle situazioni – invero più disagevoli – in cui la tipologia di servizio espletato non consente al dipendente di effettuare alcuna “pausa pranzo”.
Consegue l’obbligo dell’Amministrazione di disapplicare le circolari impugnate ove interpretate nel senso di ritenere che al personale in trasferta che svolga la missione nel proprio luogo di dimora, e che non abbia potuto fruire del buono pasto per oggettive ragioni di servizio, non spetti il rimborso di cui all’articolo 36 comma 8 del d.P.R. 51/2009.”
Per quanto sopra, il SILF ha chiesto al Comando Generale di aggiornare/modificare le Circolari in questione nel senso prospettato dal T.A.R. Lazio.
Clicca e scarica la nota SILF n.99 del 14 marzo 2025 mancato pasto