POLIZIA DEL MARE. DAL COMANDO GENERALE FINALMENTE SOFFIA UN VENTO NUOVO

Come organizzazione sindacale siamo stati sempre molto attenti e sensibili alle questioni inerenti il comparto aeronavale e, in modo particolare, alle peculiarità, ai disagi, alle sofferenze del personale impiegato nel settore della polizia del mare. Nel tempo abbiamo segnalato questioni che andavano dall’ordine pubblico nei luoghi di confine (Lampedusa), alla necessità della modernizzazione di tutto la flotta navale, passando per le carenze d’organico e la necessità di istituire Sezioni Operative navali o Squadre navali a supporto dei nuovi Reparti “ordinari” istituiti negli ultimi anni (preleva qui la nota del novembre 2023).

La Polizia del mare è senza ombra di smentita uno dei pilastri della difesa degli interessi nazionali e dell’Unione Europea ed è un ruolo che l’Ordinamento ci ha attribuito perché siamo l’unica forza di polizia che può svolgere tale funzione.

Sul punto abbiamo appreso, con soddisfazione, che il Comando Generale ha valutato positivamente le indicazioni fornite dal SILF, restituendo un segnale di “modernità”, di visione e di lungimiranza. In questa partita crediamo abbia giocato un ruolo cruciale anche l’attivismo promosso dal SILF Puglia e questo ci rassicura sul fatto che anche il “nostro” mondo può cambiare, ma serve capacità di analisi e di proposta e anche coordinamento e condivisione d’intendi tra centro, territorio e attori istituzionali.

In questo solco, ormai tracciato, ci aspettiamo dalla Politica, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Comando Generale un altro scatto in avanti su diversi aspetti.

  1. La capillarizzazione dei presidi costieri evitando la parcellizzazione delle risorse disponibili a livello nazionale ad amministrazioni che non hanno specifica competenza sulla materia.
  2. L’aumento degli organici, ricorrendo anche ad arruolamenti straordinari.
  3. Una maggiore tutela economica, legale e morale per gli operatori affinché non si sentano mai soli nei momenti del bisogno. Il Decreto sicurezza va timidamente in tal senso, ma l’anticipo delle sole spese legali in un settore altamente specializzato e rischioso come quello aeronavale non è sufficiente. Occorre ampliare il portafoglio delle guarentigie anche alle perizie tecniche. In tal senso si chiede di prevedere una speciale polizza assicurativa per i rischi derivanti dalle operazioni che diversamente ricadrebbero completamente a carico dei militari responsabili.
  4. Rivedere il quadro delle indennità e delle diarie estere perché agiscono sulla quotidianità del lavoro svolto, ma sono ferme da trent’anni e si riferiscono ad un’epoca e a contingenze lavorative e socio-economiche che non esistono più, tranne che nelle fredde tabelle del compendio del trattamento economico.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SILF

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